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Quali sono i vantaggi di un’azienda più “sostenibile per le persone”? Lo abbiamo chiesto a Simone Budini, esperto di Humanistic Management e Project Leader del CeSID della Luiss Business School.
Che cos’è lo Humanistic Management e quali sono le caratteristiche principali di questo innovativo approccio?
Lo Humanistic Management è una filosofia manageriale che si caratterizza per una questione di metodo e di merito.
Riguardo al merito integra il management classico attraverso le cosiddette Humanities, cioè quelle discipline accademiche che studiano aspetti della società umana e della cultura (dalla storia alla filosofia, dalla psicologia alla sociologia, dall’arte alla religione). Senza rifiutare quindi tutti gli aspetti tecnici manageriali più conosciuti, guarda alle pratiche gestionali da un punto di vista più ampio, permettendo così di avere spunti riflessivi e critici inediti.
Riguardo al metodo, lo Humanistic Management ha come fine quello di costruire organizzazioni in cui è pienamente riconosciuta la centralità di ogni persona. I principi guida sono la dignità umana, il bene comune, la solidarietà, la sussidiarietà e l’empowerment.
Quali sono per i manager i vantaggi di un’azienda più “sostenibile per le persone”?
I dati ci dicono che abbiamo costruito per anni aziende con stili di vita professionali e modelli organizzativi insostenibili. I fenomeni come la Great resignation o il Quiet quitting hanno messo in luce anzitutto la mancanza di senso che molti vivono dentro i proprio ambiti lavorativi.
Lo Humanistic Management può essere una risposta a questi problemi, lavorando molto sul senso di appartenenza, sull’engagement e sulla costruzione di una cultura d’impresa discenda da valori condivisi e trasportati in comportamenti coerenti. Un’impresa umanistica, un’impresa sostenibile per le persone, è un luogo dove i lavoratori vanno motivati con gioia rispetto alla loro missione professionale, vivono all’interno come una comunità di persone, e non tornano a casa distrutti.
Come si coniuga questo approccio umanistico al management con le nuove tecnologie ed in particolare con l’Intelligenza Artificiale?
Dal management umanistico discende l’Umanesimo Digitale. Si tratta di un’attitudine a guardare con occhio critico, consapevole e razionale alla transizione digitale in atto. La 4° Rivoluzione Industriale, quella dell’AI, dell’IoT, della digitalizzazione, etc. deve essere affrontata con un approccio etico, che ricordi sempre non solo le opportunità che questa porta, ma anche i rischi e le distorsioni che ne conseguono. Umanesimo Digitale significa tenere centrale l’essere umano rispetto agli strumenti di cui esso si dota.
Quali pensa siano i principali vantaggi che il percorso sullo Humanistic Management nato in collaborazione con Umbria Business School apporterà ai partecipanti? E in che modo potranno utilizzarli nella propria realtà lavorativa?
I partecipanti torneranno a casa con una diversa visione anzitutto di sé. Saranno edificati in quanto persone e riconosciute nel loro valore. Porteranno nel loro ambiente lavorativo modelli organizzativi e pratiche di comportamento capaci di rigenerare la cultura d’impresa in senso più umano, vale a dire più gestibile, piacevole e coinvolgente per tutti. Il vantaggio fondamentale per l’impresa è quello di ritrovarsi una popolazione aziendale felice del posto dove lavora, coesa e resiliente.
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DATA: 26 APR 2023
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